Venezia 80, La bête: video “red carpet” del film “The Beast” di Bertrand Bonello
Tutto quello che c’è da sapere sul film La bête – The Beast, il nuovo film di Bertrand Bonello con Léa Seydoux in Concorso a Venezia 80 e prossimamente nei cinema italiani con I Wonder Pictures.
Nella foto Justin Taurand e il regista Bertrand Bonello a Venezia 80 (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Dopo la tappa in Concorso a Venezia 80 il dramma fantascientifico La bête aka The Beast del regista Bertrand Bonello (Saint Laurent) arriverà nei cinema italiani prossimamente con I Wonder Pictures. Il film è spirato al racconto “La bestia nella giungla” di Henry James e interpretato da Léa Seydoux e George MacKay.
La bête – Trama e cast
La trama ufficiale: In un futuro prossimo in cui regna suprema l’intelligenza artificiale, le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. Per liberarsene, Gabrielle (Léa Seydoux) deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove rincontra Louis (George MacKay), suo grande amore. Ma la donna è vinta dalla paura, un presagio che la catastrofe è vicina.
Il cast include anche Dasha Nekrasova, Julia Faure, Tom Neal, Guslagie Malanda, Tiffany Hofstetter, Lukas Ionesco, Parker Henry, Martin Scali, Lottie Andersen, Kester Lovelace, Thomas Hayward, Jiselle Henderkott, Joa Jappont, Veronica Szawarska.
La bête – Trailer e video
Video “red carpet” da Venezia 80 pubblicato il 3 settembre 2023
Curiosità sul film
- Il regista Bertrand Bonello ha iniziato a scrivere la sceneggiatura nel 2017 pensando a Gaspard Ulliel e Léa Seydoux per i ruoli principali, dopo aver lavorato con entrambi gli attori in Saint Laurent (2014). Il progetto è stato annunciato ufficialmente nel gennaio 2021, ma le riprese sono state posticipate a causa della pandemia di COVID-19 e l’inizio era previsto per aprile 2022. Nel frattempo Bonello ha invece diretto il film Coma (2022), che vedeva Ulliel nell’ultimo film. Filmato e terminato l’ultimo lavoro, Ulliel è morto il 19 gennaio 2022 a seguito di un incidente sugli sci e le riprese di “La bête” sono state nuovamente ritardate. Nel febbraio 2022, Bonello disse a Variety che probabilmente avrebbe riformulato il ruolo di Ulliel con un attore non francese. Il 16 maggio 2022, è stato annunciato che l’attore britannico George MacKay era stato scelto come protagonista maschile e che le riprese sarebbero iniziate nell’agosto 2022.
- Il film è liberamente ispirato al racconto del 1903 “La bestia nella giungla” di Henry James.
- Il cast: Fotografia di Josée Deshaies / Montaggio di Anita Roth / Scenografia di Katia Wyszkop / Suono Nicolas Cantin, Clément Laforce & Jean-Pierre Laforce / Casting Carmen Cuba & Sarah Teper / Costumi di Pauline Jacquard
- Produttori: Justin Taurand, Bertrand Bonello, Nancy Grant e Xavier Dolan (Les Films du Bélier, MY NEW PICTURE, SONS OF MANUAL)
- Terza collaborazione del regista Bertrand Bonello con l’attrice Léa Seydoux dopo De la guerre – Della guerra (2008) e Saint Laurent (2014).
- Questo è uno dei due adattamenti cinematografici francesi del racconto di Henry James “La bestia nella giungla” in uscita nel 2023. L’altro è La bête dans la Jungle (2023) di Patric Chiha. Gaspard Ulliel scomparso a gennaio 2022 avrebbe dovuto recitare in entrambi i film.
- Le musiche originali del film sono di Bertrand Bonello & Anna Bonello.
Note di regia
Per prima cosa, volevo ritrarre una donna e occuparmi di amore e di melodramma. Dopodiché, inserire il tutto nel cinema di genere, visto che secondo me le storie d’amore e il cinema di genere sono una buona combinazione. Ho voluto mescolare l’intimo e lo spettacolare, classicismo e modernità, il noto e l’ignoto, il visibile e l’invisibile. Parlare, forse, del più straziante dei sentimenti, la paura dell’amore. Il film è anche il ritratto di una donna, che diventa quasi documentario su un’attrice. [Bertrand Bonello]
Bertrand Bonello – Note biografiche
Bonello è nato a Nizza nel 1968. Alterna musica e cinema. Ha diretto un documentario creativo nel 1996: Qui je suis, tratto da un libro autobiografico di Pier Paolo Pasolini. Il suo primo lungometraggio, Something Organic (1998), è stato presentato al Festival di Berlino (Panorama).
Il pornografo (2001), interpretato da Jean-Pierre Léaud, selezionato alla Semaine de la Critique internazionale di Cannes, ha vinto il Premio FIPRESCI. Tiresia ha gareggiato al Festival di Cannes del 2003.
La Quinzaine des Réalisateurs ha presentato On War nel 2008. House of Tolerance (2011) è stato in concorso al Festival di Cannes, ha ricevuto elogi dalla stampa e otto nomination ai César. Saint Laurent (2014), anch’esso in concorso a Cannes, ha rappresentato la Francia agli Oscar e ha ricevuto dieci nomination ai César. Nello stesso anno Bertrand Bonello organizza una mostra al Centre Pompidou e pubblica un album, “Accidents”.
Continua a dirigere cortometraggi e musical: Cindy, the Doll Is Mine (2005), selezione ufficiale a Cannes, My New Picture (2007), Where the Boys Are (2010), Ingrid Caven, Music and Voice (2012), tutti presentati a Locarno, Sarah Winchester, Ghost Opera (2016), creato per la 3e scène dell’Opera di Parigi. Nel 2016 è uscito Nocturama, il suo settimo lungometraggio.
Il racconto originale
“La bestia nella giungla” è un racconto del 1903 scritto da Henry James, e pubblicato per la prima volta come parte della raccolta “The Better Sort”. Considerato quasi universalmente uno dei migliori racconti brevi di James, questa storia tratta temi universali come solitudine, destino, amore e morte. La parabola di John Marcher e del suo peculiare destino ha parlato a molti lettori portandoli a riflettere sul valore e sul significato della vita umana.
Citazioni cinematografiche
- “La bestia nella giungla” è citato nel film horror Il teschio urlante (1958), è un libro letto dalla protagonista femminile.
- “La bestia della giungla” è menzionato nel film Confidenze troppo intime (2004) di Patrice Leconte.
- “La bestia della giungla” è stato adattato in un film omonimo nel 2017 dai registi brasiliani Paulo Betti, Eliane Giardini e Lauro Escorel.
- “La bestia della giungla” è stato adattato in un film omonimo nel 2018 dalla regista olandese Clara van Gool.
- “La bestia della giungla” è stato adattato in un film omonimo nel 2023 dal regista austriaco Patric Chiha.
Edizioni italiane
- La tigre nella giungla, traduzione di Giansiro Ferrata, in: Americana: raccolta di narratori dalle origini ai nostri giorni, a cura di Elio Vittorini, Introduzione di Emilio Cecchi, Milano: Bompiani, 1942. La traduzione di Ferrata è apparsa in varie edizioni successive, fra cui: “La tigre nella giungla”, Milano: Enrico Cederna, 1947; “La tigre nella giungla”, testo originale a fronte, Introduzione di Giampaolo Casati, Collana Oscar Paralleli, Milano: Mondadori; “La tigre nella giungla”, con un saggio di Joseph Conrad, Collana Oscar Classici n.559, Milano, Mondadori, 2002, “La tigre nella giungla”, Genova: Marietti, 2013.
- La bestia nella giungla, traduzione di Carlo Izzo, in: Henry James, Romanzi brevi, a cura di Carlo Izzo, Milano: Bompiani, 1946; in Romanzi brevi, Vol. II, Collana “I Meridiani”, Milano, Mondadori, 1990.
- La bestia nella giungla e altri racconti, traduzione di Gaetano La Pira, Introduzione di Franco Cordelli, Collana “I grandi libri” n.309, Milano: Garzanti, II ed. 2010.
- La bestia nella giungla, Collana Racconti d’autore n.21, Milano: Il Sole 24 ore, 2011.
- La bestia nella giungla, trad. e cura di Alberto Rollo, Collana La piccola cultura, Milano, Il Saggiatore, 2022.
La sinossi ufficiale del libro: È passata una decina d’anni da quando John Marcher ha confessato a May Bertram di temere un’aggressione destinata ad aprire una voragine nella sua esistenza. Quando si rincontrano si riattiva la stessa tensione sentimentale, e quella minaccia torna a incombere, un destino tanto misterioso quanto inquietante torna a premere ai confini, a quei confini che John Marcher non sa varcare. La Giungla è là. La Bestia è là. Marcher resta in attesa di un evento che non si verifica mai e sperpera tragicamente ogni occasione di felicità. “La bestia nella giungla” è uno dei più noti e celebrati racconti di Henry James. Alberto Rollo lo presenta ai lettori per la prima volta in un’edizione a se stante, indipendente e pura. Ritraduce quest’opera in cui James conferisce profondità vertiginose a ogni parola che i suoi personaggi dicono, sussurrano o trattengono, in cui ogni dettaglio nasconde, in agguato, un lato oscuro, in cui ogni forza, anche l’amore, è feroce violenza e potenziale catastrofe. In cui rivediamo, nel solitario e mesto John Marcher, il ritratto malinconico dello stesso Henry James.
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